Maria Stuarda: da Regina di Scozia a condannata
Il personaggio che prenderemo in esame in questo articolo è la Regina cattolica di Scozia, Maria Stuarda, cugina della Regina d’Inghilterra Elisabetta I.
Cenni sulla biografia di Maria Stuarda
Maria Stuarda nacque a Linlithgow, in Scozia, l’8 dicembre del 1542; era la figlia del Re Giacomo V di Scozia e della sua seconda moglie, la duchessa Maria di Guisa. Sei giorni dopo la sua nascita, il 14 dicembre, divenne Regina di Scozia. Ebbe due reggenti: James Hamilton, conte di Arran fino al 1554 e poi sua madre fino al 1560, anno della sua morte. Nel settembre dell’anno successivo, presso il Castello di Stirling, venne ufficialmente incoronata Regina di Scozia.
Nonostante fosse ancora in fasce, era già promessa in sposa al giovane Principe Edoardo, figlio del sovrano d’Inghilterra Enrico VIII (nonché futuro Re Edoardo VI). Ciò era sancito nel Trattato di Greenwich del 1543, ratificato in Inghilterra ma rigettato dal Parlamento scozzese. Dopo la rottura dell’accordo, Enrico VIII dichiarò guerra alla Scozia; non si trattò di un vero e proprio conflitto ma di incursioni militari in territorio scozzese. Maria di Guisa, per salvare la figlia, la nascose nelle camere segrete del Castello di Stirling, dove, come detto poc’anzi, venne incoronata.
La Francia, secondo gli accordi dell’Auld Alliance del 1295, venne in soccorso degli scozzesi. Il Re francese Enrico II di Valois propose il matrimonio tra la piccola Maria e suo figlio, il delfino di Francia Francesco.
Il matrimonio di Maria con Francesco II di Valois
Nel 1548 Maria venne trasferita in Francia dove trascorse un’infanzia tranquilla e felice. Ben voluta dalla Corte di Francia, le venne offerta la migliore istruzione. Nel 1558 sposò Francesco nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. L’anno successivo, durante i festeggiamenti per la pace di Cateau-Cambrésis (che sancì la fine delle guerre d’Italia tra Francia e Asburgo di Austria e Spagna), suo suocero Enrico II rimase ferito da una lancia; dopo pochi giorni quest’ultimo morì e Maria divenne Regina Consorte di Francia.
Lo scontro con la cugina Elisabetta per il trono d’Inghilterra
Nel 1558 morì la Regina cattolica d’Inghilterra Maria Tudor, prima figlia di Enrico VIII; con la sua morte si aprì la questione della successione tra Maria e sua cugina Elisabetta, seconda figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, nonché protestante (clicca qui per saperne di più). Maria e suo marito reclamavano il trono d’Inghilterra, in quanto Elisabetta era considerata da molti illegittima. Nonostante questo, nel 1560, i rappresentanti di Maria Stuarda firmarono il Trattato di Edimburgo, in base al quale la Francia si impegnava a ritirare le truppe dalla Scozia e a riconoscere Elisabetta come Regina d’Inghilterra; Maria e Francesco II rifiutarono di ratificare il trattato.
La morte di Francesco II e il ritorno in Scozia di Maria Stuarda
Nel 1560 Maria, dopo due anni di matrimonio, rimase vedova; suo marito morì a causa di un’infezione ad un orecchio. Ancora molto giovane (aveva solo 18 anni), l’anno successivo rientrò in Scozia (dove nel frattempo, in sua assenza, era stata modificata la religione di Stato, ovvero si passò dal cattolicesimo al protestantesimo). Tornata in patria, venne guardata con sospetto sia dai protestanti sia da dalla Regina Elisabetta I. Molto fragile dal punto di vista politico, la sovrana non ebbe la forza per affrontare la questione. Non solo: arrivò a tollerare la supremazia protestante e nominò come suo consulente il fratellastro Giacomo Stewart, leader della suddetta fazione.
Il secondo matrimonio di Maria con Enrico Stuart
Nel 1565 Maria si sposò con suo cugino Enrico Stuart, Lord Darnley. Il matrimonio fece infuriare Elisabetta in quanto sia Maria sia Enrico erano pretendenti al trono. Poco tempo dopo, Maria rimase incinta ma il matrimonio con Lord Darnley cominciò a naufragare: il marito divenne, col tempo, un uomo violento, tanto da aggredire fisicamente Maria e tentare di provocarle un aborto.
Durante lo stesso periodo, la regina rimase coinvolta in uno scandalo: si vociferava che il musicista italiano Davide Rizzio, il segretario particolare, nonché il più intimo confidente di Maria fosse il suo amante; Lord Darnley si unì ai nobili protestanti per guidare una congiura contro Rizzio. Il 9 marzo del 1566 il musicista venne assassinato davanti agli occhi di Maria.
Dopo la nascita del loro unico figlio Giacomo, venne organizzato un piano per uccidere Darnley, che, malato, si stava curando in una casa di Edimburgo. Nel febbraio del 1567 si verificò un’esplosione e Lord Darnley venne ritrovato morto. La reputazione di Maria uscì danneggiata da tale episodio (non si è mai saputo se fosse coinvolta o meno nella congiura).
Il terzo matrimonio e la prigionia
Dopo aver visitato per l’ultima volta il figlio, durante il viaggio di ritorno a Edimburgo, Maria venne rapita dagli uomini di colui che sarebbe stato il suo terzo marito, ovvero James Hepburn, IV conte di Bothwell; quest’ultimo la costrinse anche a consumare il matrimonio (secondo fonti non ufficiali sarebbe stato uno stupro, mai confermato). Nel maggio del 1567 i due si sposarono.
La nobiltà scozzese, però, si ribellò a Maria e al marito e sollevò un esercito contro di loro: nonostante la sovrana avesse deciso di seguire i lord, Bothwell venne incarcerato in Danimarca mentre Maria venne imprigionata nel castello di Loch Leven. Nel luglio dello stesso anno abdicò in favore del figlio, che aveva solo un anno.
Il 2 maggio del 1568, Maria fuggì da Loch Leven e riuscì a riunire un piccolo esercito: subì però una sconfitta militare, così si rifugiò in Inghilterra, seguendo ciò che era scritto in lettera di sua cugina Elisabetta, dove le prometteva aiuto. In realtà la sovrana d’Inghilterra usò la lettera come trappola e Maria Stuarda venne fatta prigioniera.
Venne rinchiusa prima a Carlisle, poi venne trasferita al Castello di Bolton e, infine, nel 1569, venne trasferita e rinchiusa nel Castello di Tutbury, dove le sue condizioni di salute peggiorarono.
Il complotto Babington, il processo e la morte di Maria Stuarda
Vi furono molti complotti per uccidere Elisabetta I e ottenere la liberazione di Maria Stuarda. Il più famoso fu quello del conte Anthony Babington, il cui piano prevedeva l’assassinio di Elisabetta e di porre sul trono Maria; Babington venne arrestato in quanto scoperto e giustiziato tramite impiccagione insieme agli altri congiurati.
Maria fu processata con l’accusa di alto tradimento e venne condannata a morte; la condanna venne firmata da Elisabetta il 1° febbraio del 1587. L’8 febbraio venne giustiziata tramite decapitazione.
Tra i suoi discendenti vi è l’attuale regina d’Inghilterra, Elisabetta II.
Margherita Rugieri per Questione Civile