Il Signore degli Anelli: la rinascita del Cinema Fantasy
Il Signore degli Anelli è una saga letteraria fantasy di tre volumi scritta da J.R.R. Tolkien, pubblicata tra il 1954 e il 1955. Tale trilogia è il seguito del libro Lo Hobbit dello stesso autore, la cui uscita risale al 1937. Raggiungendo 150 milioni di copie vendute, la saga rappresenta una delle opere letterarie più celebri del XX secolo.
Nei primi anni Duemila ne è stata fatta una trilogia cinematografica diretta dal regista neozelandese Peter Jackson. La saga è composta da Il Signore degli Anelli- La Compagnia dell’Anello (2001), Le due Torri (2002), Il ritorno del re (2003).
La trilogia viene definita un fenomeno cinematografico perché ha completamente cambiato la considerazione che si aveva del fantasy in quegli anni. Dopo i film di Jackson questo genere non viene più considerato di nicchia e per ragazzini, ma torna ad essere più popolare che mai.
Sono film appassionanti per diversi motivi: effetti visivi innovativi, una colonna sonora coinvolgente, epiche battaglie e personaggi ben caratterizzati. Insomma, si tratta di una saga che possiede uno stile totalmente inedito, in grado di attirare il pubblico di tutte le età.
Il Cinema Fantasy: un genere difficile
Il Cinema fantastico ha sempre avuto un percorso altalenante. Se da una parte è un genere costituito da film di grande successo, dall’altro molte pellicole si sono rivelate dei veri e propri flop al botteghino.
Uno dei momenti d’oro del cinema fantastico risale agli anni Ottanta. In questo periodo sono stati prodotti ottimi lungometraggi come La Storia Infinita (1984), Ladyhawke (1985) e La storia fantastica (1987). Esse rappresentano opere intramontabili, le quali hanno il merito di aver definito le caratteristiche principali del genere.
Tuttavia, il successo di questa tipologia cinematografica stenta ad essere costante. Infatti, negli anni Novanta escono nelle sale soprattutto film di fantascienza come Matrix e Star Wars, pellicole che ottengono un ottimo risultato sia di pubblico che di critica.
Il genere fantastico invece non ottiene troppi riscontri positivi, fatta eccezione per film come Dragonheart (1996) e per serie televisive come Xena (1995-2001) e Hercules (1995-1999).
Insomma, il fantasy è ancora considerato un genere infantile, non in grado di ampliare il proprio target e privo di elementi innovativi e interessanti. Inoltre, essendo inevitabile l’utilizzo di costosi effetti visivi, alcuni progetti di tale filone non vengono considerati dai produttori in quanto film troppo costosi.
Il nuovo Cinema Fantasy: Il Signore degli Anelli
I tentativi di fare de Il Signore degli Anelli una trasposizione cinematografica sono numerosi. Nel 1978 viene realizzato un lungometraggio animato, ma le riprese vengono interrotte a metà.
C’è da dire che l’adattamento cinematografico di tale opera letteraria risulta di base non facile. Si parla pur sempre di un mondo fantastico avente numerosi dettagli e descrizioni impossibili da trasferire sul grande schermo.
Per farne una trasposizione cinematografica degna e accettabile è necessario un minuzioso lavoro di selezione e sintesi, che deve mantenere il nucleo centrale dell’opera di Tolkien.
Ed è così che nel 2001 esce il primo capitolo della trilogia: Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello. Girato in Nuova Zelanda, il film viene considerato da subito un progetto ambizioso quanto rischioso.
I risultati che ottiene l’intera trilogia sono ancora oggi da record: tre miliardi di dollari di incasso totale nel mondo e ben diciassette premi Oscar.
C’è da aggiungere che il primo film esce nelle sale parallelamente ad un’altra saga fantasy di grande successo: Harry Potter (2001-2011).
Dunque, gli anni Duemila risultano anni di grande fortuna per il genere fantastico. E ciò non può che portare i produttori ad investire maggiormente in questi tipi di progetti.
Il Cinema Fantasy dopo Il Signore degli Anelli
In seguito alla riuscita della saga di Peter Jackson, vengono prodotte numerose opere fantasy tratte da successi letterari. I produttori vogliono approfittare dell’ondata favorevole per il genere, investendo in effetti visivi ad alto budget.
Tuttavia, ancora una volta il genere fantastico non riesce a mantenere positivi riscontri. Un esempio è il film Eragon (2006), tratto dal successo letterario dell’allora giovanissimo Christopher Paolini. Il film si rivela un vero e proprio fiasco a causa della scarsa fedeltà all’opera originale.
Poi è la volta de La bussola d’oro (2007), tratto dai celebri racconti di Philip Pullman. Il progetto, per quanto vanti un ottimo cast ed effetti visivi ben fatti, non riesce ad ottenere il risultato sperato fermandosi al primo film.
Non mancano però opere ben riuscite, come la saga de Le Cronache di Narnia (2005-2010), con un primo film ben fatto ma con due seguiti non in grado di mantenere il successo sperato.
Poi c’è la saga fantascientifica Hunger Games (2012-2015), tratto dai celebri libri di Suzanne Collins. Il successo ottenuto dai quattro film riesce in parte a risollevare la fiducia nel genere, dopo la serie di flop di cui si è parlato.
Infine, non si può non nominare la trilogia cinematografica de Lo Hobbit (2012-2014), sempre diretta e scritta da Peter Jackson, la quale rappresenta gli eventi che precedono i film de Il Signore degli Anelli. La serie prequel ha attirato i nostalgici della trilogia dei primi del Duemila ottenendo un buon incasso anche se non paragonabile alla trilogia precedente.
Le serie Fantasy: Il caso Game of Thrones
Negli ultimi anni si è notato come le serie televisive stiano dominando sempre di più le piattaforme streaming. Esse rappresentano forme di intrattenimento sempre più predilette dal pubblico, rispetto ad un film auto-conclusivo.
Di conseguenza il genere fantasy è sempre più composto da adattamenti seriali piuttosto che cinematografici. Questo anche perché la serie ha modo di sviluppare in maniera più approfondita e fedele il mondo fantastico di un’opera letteraria.
In questo senso la svolta è stata sicuramente la celebre serie fantastica Game of Thrones (2011-2019), tratta dai romanzi ancora incompiuti di George R.R. Martin. La serie, soprattutto dopo la quarta stagione, è diventata un vero e proprio fenomeno televisivo attirando anche chi il genere non lo aveva mai apprezzato particolarmente.
Il Trono di Spade si ispira in maniera evidente al Signore degli Anelli. Hanno entrambi in comune l’ambientazione medievale e la vastità di un mondo suddiviso in regni. Ma si differenziano per quanto riguarda lo sviluppo narrativo. Infatti, mentre nei film di Peter Jackson il bene trionfa sempre sul male, nella serie capita spesso che l’eroe venga sconfitto in maniera anche violenta e cruda. Ed è proprio questa caratteristica spiazzante ed inedita ad aver attirato maggiormente il grande pubblico.
Il futuro del Fantasy
Come Il Signore degli Anelli aveva fatto a suo tempo, lo stesso ha fatto Game of Thrones, riscrivendo i canoni del genere fantasy di cui si era abituati.
Ed è proprio dopo questa serie che i produttori hanno di nuovo ricreduto nel genere fantastico. Negli ultimi tempi, infatti, si osserva una sempre maggiore produzione di serie fantastiche. Altri esempi ben riusciti sono The Witcher (2019-) e Tenebre e Ossa (2021-), entrambe serie Netflix di discreto successo ancora in produzione
Inoltre, sono in programma dei prodotti seriali che in passato erano già stati adattati come film, come Narnia, i cui diritti per farne una serie sono stati acquistati da Netflix.
Oppure un altro esempio è proprio la lavorazione della serie su Il Signore degli Anelli, ambizioso progetto prodotto da Amazon Prime le cui riprese sono in corso proprio in questi giorni.
Camilla Miolato per Questione Civile