Dal successo alla morte, la vita di Marilyn Monroe
Amata, desiderata, Marilyn Monroe è sinonimo di bellezza, eleganza ma anche di talento. In questo articolo si ripercorre la vita di una delle attrici più famose del secolo scorso, dal successo fino alla prematura morte avvenuta a soli 36 anni.
L’infanzia difficile di Marylin Monroe
Norma Jeane Mortenson Baker nasce a Los Angeles nel 1926, da Gladys Pearl Monroe; del padre non si conosce l’identità. A causa di una schizofrenia, Gladys perde molto presto la custodia della figlia ed una sua amica, Grace McKee, ne diventa la tutrice. Poco dopo, Norma Jeane viene mandata in orfanotrofio.
Tornata da Grace dopo qualche anno passato nell’istituto, frequenta la Van Nuys High School di Los Angeles, dove conosce James Dougherty, che diventerà suo marito nel 1942. Le nozze durano poco, appena quattro anni. Proprio in quegli anni, comincia la sua carriera di fotomodella; la ragazza posa per il fotografo André De Dienes, le cui foto arriveranno sulla scrivania di Emmeline Snively, la direttrice di un’agenzia pubblicitaria di Hollywood.
I primi passi nel mondo del cinema
I primi film in cui recita verso la fine degli anni ’40 sono “The Shocking Miss Pilgrim” e “Orchidea bionda”. Nel 1950 recita in altre pellicole, come “Giungla d’asfalto” e “Eva contro Eva”; alla carriera cinematografica si contrappone la vita difficile di Marilyn: la depressione e anche un tentativo di suicidio.
Il successo: “Niagara” e “Gli uomini preferiscono le bionde”
Nel 1953 arriva la consacrazione con il film drammatico “Niagara”, dove recita a fianco di Joseph Cotten. In questa pellicola canta anche una canzone, dal titolo “Kiss”. Sempre nel 1953 recita in un’altra pellicola di grande successo ovvero “Gli uomini preferiscono le bionde”.
A fianco di Jane Russell, la giovane Marylin raggiunge l’apice del successo del successo. Una commedia, a tratti musical, rimasta impressa nella storia del cinema. In questa pellicola, la Monroe canta una delle sue canzoni più famose, “Diamonds Are A Girl’s Best Friend”. La scena, rimasta immortale, vede Marylin indossare un abito rosa meraviglioso, accompagnato da due bracciali e un collier.
Negli anni ’80, la scena è stata ripresa ed emulata dalla cantante Madonna nel video di “Material Girl”.
La difficile storia d’amore con Joe DiMaggio
Con il successo cinematografico di mezzo, nel 1952, Marylin Monroe intraprende una relazione sentimentale con il giocatore di baseball italo-americano Joe DiMaggio. Di dodici anni più grande di lei, DiMaggio si innamora perdutamente della giovane diva, tanto da iniziare la relazione ancora con il divorzio in corso.
I due si sposano il 14 gennaio 1954. Dopo il matrimonio, le cose però cominciano a precipitare, a causa del lavoro di Marylin e dell’incessante gelosia di lui. Liti, violenze, che trasformano la relazione in un incubo; il divorzio arriva a pochi mesi dal sì, ma nonostante questo, i due, successivamente, rimarranno in buoni rapporti.
La scena cult di “Quando la moglie è in vacanza”
Tra le cause del fallimento del secondo matrimonio di Marylin vi è, oltre a quelle esplicitate poc’anzi, anche una scena di un altro grande successo interpretato dalla diva ovvero “Quando la moglie è in vacanza”. Il vestito bianco che si alza al passaggio del vento della metropolitana, immagine che renderà Marylin ancora più famosa, distrugge la relazione tra i due.
Il terzo matrimonio di Marilyn Monroe
Dopo la relazione con DiMaggio, per l’attrice inizia un nuovo capitolo della sua vita. Si trasferisce a New York per frequentare l’Actors Studio; qui incontra, nel 1956 (in realtà si conoscevano già da qualche anno), il drammaturgo Arthur Miller, colo che sarebbe diventato il suo terzo marito. Si sposano a giugno dello stesso anno; la loro storia sarà tormentata a causa di diversi problemi: innanzitutto l’indagine su di lui per “attività comunista” e, successivamente, per i continui aborti di Marylin. Nel frattempo, è protagonista, nel 1959, di un’altra pellicola di successo ovvero “A qualcuno piace caldo”. Per questo film si aggiudica il Golden Globe.
La crisi con il marito continua e, con il ritorno anche della depressione, i due divorziano nel 1961. Contemporaneamente alla fine della storia, Marylin gira il suo ultimo film, “Gli spostati”, la cui sceneggiatura è curata proprio da Miller.
Gli ultimi anni e la morte di Marilyn Monroe
Gli anni ’60 sono tragici per l’attrice: la sua salute mentale peggiora e, a causa delle pessime condizioni di salute, viene licenziata dal set del film “Something Gotta Give”. Si vocifera che nel 1962 avrebbe avuto un incontro segreto con il Presidente degli Stati Uniti d’America John Fitzgerald Kennedy, ma non si parla di una vera e propria relazione.
L’incontro tra i due sarebbe confermato dal fatto che il 19 maggio dello stesso anno, Marylin abbia cantato “Happy Birthday Mr. President” al Madison Square Garden di New York.
Le sue condizioni peggiorano sempre di più: la sua sofferenza termina il 5 agosto 1962. La diva che ha incantato Hollywood per un decennio si spegne nella sua casa di Los Angeles, a soli 36 anni. A ritrovarla nel suo letto, avvolta da un lenzuolo bianco e con la cornetta del telefono in mano, la sua governante Eunice Murray.
Suicidio: questa la causa ufficiale, anche se, ancora oggi, la sua morte rimane ancora un mistero, legata a teorie di complotto in cui sarebbero coinvolti la CIA e la mafia, per via della relazione tra l’attrice e i fratelli Kennedy, John e Robert; ipotesi, ovviamente, smentita da ulteriori indagini.
Le spese per il funerale sono state pagate dall’ex marito Joe DiMaggio.
Margherita Rugieri per Questione Civile
Sitografia
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