Lo Sri Lanka scommette sul turismo con il visto gratuito

Sri Lanka

Una scelta strategica per rilanciare il settore turistico e rafforzare i legami internazionali dello Sri Lanka

Il governo dello Sri Lanka ha recentemente approvato una misura che rende gratuito il visto turistico per i visitatori provenienti da diversi Paesi. Questa decisione fa parte di una più ampia strategia volta a rilanciare l’economia nazionale, che negli ultimi anni ha subito notevoli rallentamenti. L’iniziativa rappresenta una fase sperimentale della durata di sei mesi, durante la quale saranno monitorati i risultati in termini di arrivi e impatti economici per valutare un’eventuale proroga.

 Un po’ di numeri

Lo Sri Lanka ha registrato circa 2,3 milioni di arrivi turistici nel 2018, prima del crollo causato dalla pandemia.

Nel 2023, il paese è riuscito a raggiungere circa 1,5 milioni di visitatori, segno di una buona ripresa. La percentuale di crescita delle entrate turistiche dello Sri Lanka è stata del 82% nel 2023 rispetto all’anno precedente, nel 2024, l’obiettivo è superare questa cifra per ridare slancio al settore turistico e contribuire all’economia, specialmente attraverso le nuove politiche di visto gratuito introdotte per stimolare ulteriormente l’arrivo di visitatori internazionali. India, Russia e Regno Unito rappresentano i principali mercati di origine per il turismo in Sri Lanka, con l’India che da sola ha generato quasi il 28% delle visite nei primi mesi del 2024. 

La situazione precedente: visti a pagamento in Sri Lanka

Prima della riforma i turisti diretti in Sri Lanka erano tenuti a richiedere un visto elettronico (ETA) o un visto all’arrivo, il cui costo variava tra i 20 e 50 euro (tra le 6.500 e 16.250 rupie dello Sri Lanka), a seconda della nazionalità e della durata del soggiorno. Questo sistema, sebbene efficace nel monitorare gli ingressi e ottenerne un’entrata fiscale era preceduto da lunghe pratiche burocratiche, rappresentava per molti un ostacolo che scoraggiava i viaggiatori occasionali; ridurre le barriere burocratiche e i costi diventa quindi un segnale di apertura per il Paese.

Questa politica dei visti contribuiva significativamente ai fondi per la gestione e lo sviluppo delle infrastrutture turistiche, aiutando il paese a promuoversi come destinazione internazionale. Fino al 2024, le entrate complessive del turismo erano una parte cruciale dell’economia nel solo primo semestre del 2024, il settore ha generato circa 1,5 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

Le ragioni dietro la gratuità del visto

La scelta di rendere gratuito il visto turistico è stata motivata principalmente dal desiderio di aumentare il flusso di visitatori, riducendo i costi per chi sceglie Sri Lanka come meta. Dopo anni di sfide economiche, incluse la pandemia e le difficoltà legate alla crisi del debito, le autorità hanno individuato nel turismo un settore strategico per creare nuovi posti di lavoro, favorire le piccole imprese locali e promuovere un’immagine positiva a livello globale. Quindi la scelta di abbattere il visto è per lo più una strategia, che invoglia maggiormente i turisti a vistare lo Sri Lanka. Questo regime, avviato il 1° ottobre 2024, consente ai cittadini di 35 paesi, tra cui India, Stati Uniti, Regno Unito, Cina e numerosi stati dell’Unione Europea (Italia inclusa), di accedere gratuitamente al visto per soggiorni fino a 30 giorni.

Lo Sri Lanka mira ad aumentare gli arrivi e i ricavi turistici, in quanto i visitatori generano significativi benefici per l’economia locale, dagli alloggi al commercio. Nel 2024, i visitatori hanno contribuito con circa 1,5 miliardi di dollari nei primi sei mesi, un recupero importante rispetto agli anni precedenti. La scelta di eliminare i costi dei visti permette di rendere il paese competitivo rispetto ad altre destinazioni asiatiche, facilitando l’ingresso e attirando così un pubblico più ampio.

Opportunità e sfide per le relazioni internazionali

La misura rappresenta anche un messaggio di apertura verso i Paesi partner (India, Thailandia, Cina) e mira a favorire lo scambio sia culturale che commerciale. Tuttavia, la gratuità del visto implica che il Paese debba trovare un equilibrio tra flessibilità nei controlli e sicurezza, dato l’incremento atteso di visitatori. Questo potrebbe richiedere ulteriori accordi con Paesi limitrofi per il monitoraggio dei flussi, come per esempio accordi di Condivisione di Informazioni sul Viaggiatore: ossia accordi per la condivisione di dati sui passeggeri con paesi limitrofi come India, Maldive e Thailandia. Tali accordi consentirebbero di tracciare i movimenti dei turisti e assicurare che coloro che entrano in Sri Lanka rispettino le normative di sicurezza immigratoria, inoltre potrebbero includere la condivisione di informazioni riguardanti passaporti e visti elettronici.

La presenza italiana nello Sri Lanka 

Nel 2019, il turismo italiano in Sri Lanka aveva raggiunto numeri significativi: si stima che circa 45.000 italiani abbiano visitato l’isola in quell’anno. Tuttavia, il settore ha subito un brusco arresto nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19. Le restrizioni ai viaggi internazionali e i lockdown globali hanno portato a un crollo del turismo, riducendo drasticamente il numero di visitatori in Sri Lanka, compresi quelli italiani.

Anche nel 2021, il flusso di turisti è rimasto basso, con un graduale miglioramento solo verso la fine dell’anno, quando molti paesi hanno iniziato a rilassare le misure di restrizione. I dati mostrano un lieve recupero nel 2022, ma l’instabilità politica e le difficoltà economiche dello Sri Lanka hanno comunque scoraggiato una piena ripresa. Soltanto nel 2023 si è iniziato a notare un ritorno maggiore di turisti italiani, anche se i numeri restano inferiori rispetto al periodo pre-pandemico.

Un nuovo capitolo per il turismo in Sri Lanka

La scelta dello Sri Lanka di puntare sulla gratuità del visto turistico rappresenta un passo strategico per promuovere il Paese come destinazione globale. L’obiettivo generale di questa iniziativa è anche promuovere uno sviluppo turistico sostenibile che porti benefici economici diffusi nel paese, favorendo non solo le città principali, ma anche le aree rurali e meno sviluppate, amplificando l’impatto del turismo su tutto il territorio nazionale.

Se ben implementata, questa politica potrebbe non solo rilanciare il turismo, ma anche rafforzare l’immagine del Paese come una meta sicura e ospitale. Le aspettative riguardanti il periodo di prova del visto gratuito sono ambiziose: l’obiettivo del governo è incrementare gli arrivi turistici del 10% nei prossimi mesi, un incremento che potrebbe generare un surplus economico di circa 94 milioni di dollari. Se si raggiungessero questi obiettivi, il paese potrebbe stabilizzare e superare i flussi pre-pandemici, con l’obiettivo di arrivare a 5 milioni di turisti annui entro il 2030.

Sonia Bono per Questione Civile

Sitografia:

www.srilanka.gov.ai

www.ambcolombo.esteri.it

www.immigration.gov.lk

www.viaggiaresicuri.it

www.worldbank.org

www.unpd.org

+ posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *