La Lega Anseatica: cooperazione commerciale nel XIII secolo

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Dagli albori al declino della Lega Anseatica, un caso di globalizzazione nel Nord Europa Medievale

La Lega Anseatica nacque come confederazione commerciale e difensiva in Europa settentrionale a metà del XIII secolo, con una continuità di circa 300 anni. La sua rete di alleanze ed affiliazioni arrivò a contare ben 170 città, tra il Mar Baltico e il Mare del Nord, facendo emergere una potente rete di scambi commerciali ed alleanze che portarono alla prosperità delle regioni interessate.

La nascita della Lega Anseatica

Le origini della Lega Anseatica riflettevano le necessità economiche delle città mercantili nordeuropee. Il termine nome stesso deriva dalla parola “Hanse”, che in antica lingua tedesca indicava un’associazione di mercanti o una compagnia commerciale.

Nel Medioevo, le aree che oggi conosciute come Germania, Polonia, Stati baltici e gran parte della Russia erano costituite da una moltitudine di territori che dovevano fedeltà a una varietà di feudatari. Questi governanti raramente si interessavano al commercio, se non come fonte di tassazione. Fu per questo motivo che alcuni mercanti di spicco delle città si riunirono in una confederazione. Lo scopo principale era quello di condividere i rischi del commercio, i pericoli del viaggio e i problemi di gestione delle dispute commerciali.

Le origini della Lega si possono far risalire alla città tedesca di Lubecca, situata in una posizione strategica ai piedi della penisola danese. Nel 1226 il Sacro Romano Imperatore Federico II aveva dichiarato Lubecca città imperiale, che doveva fedeltà solo all’imperatore stesso. Alla fine del XII secolo Amburgo e Lubecca avevano iniziato a commerciare insieme lungo la “via del sale” che passava per Kiel e nel 1259 Colonia, Rostock e Wismar si erano unite alla confederazione.

Nel 1356, la Lega istituì un parlamento, il cosiddetto Hansetag, che si riunì per la prima volta a Lubecca. Questo evento è unanimemente considerato dagli studiosi come l’origine della Lega anseatica. Una delle prime disposizioni della Lega Anseatica prevedeva che i membri si sostenessero a vicenda in varie occasioni di conflitto.

Nel XIV secolo, la Lega si estendeva fino a Novgorod, Riga e Cracovia, oggi rispettivamente in Russia, Lettonia e Polonia. Cracovia, in particolare, aveva una grande comunità di mercanti, commercianti e banchieri tedeschi.

Struttura ed organizzazione della Lega Anseatica

La Lega non fu mai un’organizzazione politica coerente, come le Repubbliche Marinare del Mediterraneo. La decisione di aderire o abbandonare era determinata dagli interessi commerciali che i cittadini e i governanti locali avevano in quel momento. Non ci fu mai un centro amministrativo chiaramente definito o un sistema di riscossione delle tasse. Il Parlamento della Lega Anseatica si riuniva in qualsiasi luogo fosse conveniente per le città interessate. Lubecca era considerata capitale de facto per la sua posizione relativamente centrale e del suo lungo e attivo coinvolgimento negli interessi della Lega.

Di fronte a una minaccia esterna, le città i cui interessi erano maggiormente in gioco si riunivano per concordare politiche comuni: imposizione di dazi, invio di delegazioni diplomatiche e, in casi estremi, anche dichiarazioni di guerra.

Nel 1361, ad esempio, la Lega Anseatica prese le armi contro il re Valdemaro IV di Danimarca che attaccò la città anseatica di Visby, sull’isola svedese di Gotland. Re Valdemaro IV era preoccupato dalle restrizioni che la Lega aveva posto al commercio danese e dalla crescente influenza della stessa. La sopravvivenza di Visby come unità indipendente era fondamentale per le sorti della Lega. L’isola infatti controllava le rotte marittime tra le comunità baltiche e il Mare del Nord attraverso le quali i mercanti trasportavano grano, metalli, pelli e lana inglese. Oltre 70 città della Lega contribuirono alla causa di Visby e Valdemaro IV fu sconfitto.

La Lega intervenne anche in difesa di Danzica (oggi Gdansk) quando i re di Polonia cercarono di minare il suo status di città indipendente e di annetterla ai propri territori.

L’Influenza Economica della Lega Anseatica

L’aspetto più importante della Lega Anseatica fu la sua straordinaria influenza sul commercio europeo. Le città della Lega erano collegate da una vasta rete di rotte marittime e terrestri, che permettevano uno scambio di merci continuo. Città baltiche come Tallinn, Riga e Gdansk divennero importanti snodi commerciali, mentre altre città lungo la costa del Mare del Nord, come Bruges e Londra, costituivano punti nevralgici per il commercio internazionale.

La Lega controllava gran parte del commercio tra l’Europa settentrionale e la sua influenza si estendeva anche alle rotte verso il Mediterraneo. I mercanti della Lega Anseatica avevano privilegi unici, come il diritto di stabilire colonie mercantili in altre città e di agire sotto l’immunità dalle leggi locali. Le principali città della Lega, come Lubecca, Amburgo e Brema, si arricchirono grazie alla loro posizione strategica e al controllo delle rotte commerciali. Le città della Lega possedevano anche forti legami con le istituzioni bancarie, che li rendevano capaci di sostenere ingenti transazioni commerciali.

L’inevitabile declino

Il declino della Lega Anseatica iniziò nel XV secolo, quando il centro del commercio europeo si spostò verso il sud e l’ovest dell’Europa. Con l’apertura delle nuove rotte verso il Nuovo Mondo iniziò l’ascesa degli imperi marittimi di Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Inghilterra. La crescente competitività commerciale e l’intensificarsi delle guerre tra le città della Lega e i nuovi stati nazionali ridussero la coesione interna.

Un ultimo, disperato tentativo di riaffermare l’autorità della Lega fu compiuto dal sindaco di

Lubecca, Jurgen Wullenweber, nel 1534-35. Egli cercò di formare una federazione coesa di città, guidata da Lubecca, per escludere i commercianti olandesi e inglesi dal Baltico. Ciò portò ad una guerra inevitabile contro Svezia, Danimarca e Paesi Bassi.

La Lega cominciò a perdere la sua centralità nell’economia europea fino ad un quasi totale abbandono del sistema di alleanze commerciali. L’ultimo Hansetag venne convocato nel 1669. Alcune città continuarono a mantenere legami economici tra di loro ma, di fatto, la Lega Anseatica era ormai estinta come istituzione.

Il lascito della Lega Anseatica

La Lega Anseatica ha lasciato un’impronta indelebile nella storia europea.  Le città che avevano fatto parte della Lega Anseatica divennero centri economici di grande importanza anche dopo la fine dell’alleanza. Nei secoli successivi alla sua fine gli sviluppi economici derivati dalla Lega continuarono ad influenzare il panorama europeo. Essa contribuì alla formazione dell’identità commerciale, politica e culturale duratura nei secoli. Grazie alla Lega Anseatica le città nordiche e del baltico divennero un punto di riferimento per il commercio europeo. Ad oggi, la Lega Anseatica è ricordata come una delle prime forme di globalizzazione che abbia avuto un impatto duraturo sul commercio mondiale.

L’eredità della Lega Anseatica sopravvive oggigiorno nel calcio tedesco, con il team FC Hansa Rostock, mentre i governi locali di Lubecca, Amburgo e Brema descrivono ancora i loro porti come “città libere e anseatiche”.

Martina Francucci per Questione Civile

Sitografia

www.viaggio-in-germania.de

www.formiche.net

www.coe.int

www.treccani.it

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