Donald Trump: la promessa di una nuova età dell’oro

Donald Trump

L’agenda ambiziosa e contendibile di Donald Trump, il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti

La nuova visione di Donald Trump, dalla regolamentazione del commercio internazionale alle innovazioni finanziarie passando per le sfide ecologiche del nostro tempo.

Donald Trump e lo sguardo al clima

Fin dal primo momento del suo secondo mandato, Donald Trump, ha emanato una serie di ordini esecutivi sul clima.

La transizione energetica verso fonti rinnovabili è un tema che ha sempre suscitato forti dibattiti all’interno della comunità scientifica e politica.

I primi provvedimenti posti in campo, rappresentano sicuramente molte delle promesse fatte da Trump durante la campagna elettorale.

Tra questi: il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, l’aumento delle trivellazioni di petrolio e gas naturale e l’abrogazione di numerose direttive e dipartimenti ambientali. Scelte che rappresentano più il suo predecessore.

Uno dei primi passi fatti da Trump è stato incaricare l’ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite di comunicare ufficialmente il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi. Il trattato, siglato nel 2015, rappresenta il punto di svolta nella lotta al cambiamento climatico. I paesi che vi partecipano, infatti, si impegnano a presentare un piano nazionale che definisce gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra.  Ogni cinque anni i paesi si riuniscono per fare il punto della situazione e aumentare l’ambizione dei propri obiettivi.

Durante il primo mandato, Trump, aveva già abbandonato l’accordo di Parigi, ma la decisione era stata annullata dal suo successore Joe Biden, che aveva compiuto questo gesto come uno dei suoi primi atti da presidente.

In questo modo Trump annullò anche l’aumento dei finanziamenti climatici internazionali, che era stato promosso precedentemente da Biden.

Per quanto riguarda i combustibili fossili, sono stati dedicati dal neopresidente ben tre diversi ordini, così da facilitare lo sfruttamento degli ampi depositi.

“Gli Stati Uniti non avranno più una posizione di leadership su questi temi. Questo avrà conseguenze economiche reali, che si ritorceranno contro il presidente Trump prima della fine del mandato” afferma Ward, e aggiunge anche che il paese è destinato a progredire rispetto alla Cina.

Economia protezionista

Si può definire l’economia protezionista come: “politica economica che mira a proteggere l’economia interna di un paese dalla concorrenza di prodotti e servizi provenienti dall’estero. È una forma di intervento statale che cerca di favorire le imprese nazionali limitando o impedendo l’ingresso di prodotti stranieri sul mercato interno.”

Come già proposto in sede di campagna elettorale, Trump, annuncia che tra le priorità c’è l’introduzione di nuove misure economiche protezionistiche.

Il presidente ha annunciato di imporre tariffe doganali su una gamma completa di importazioni, con una scrupolosa attenzione sui prodotti importati dalla Cina, dal Messico e dal Canada.

Ma non solo, è pronto a intimare anche all’Unione Europea l’introduzione delle nuove tariffe che fanno parte della sua agenda politica. Ha annunciato ciò al World Economic Forum di Davos, dichiarando inoltre che “l’Unione Europea tratta gli Stati Uniti molto male” e aggiungendo che avrebbe delle lamentele da fare, riferendosi all’operato di Bruxelles.

Affrontano nello specifico il caso italiano, Donald Trump, afferma che non sa ancora cosa succederà per l’Italia, ma definisce la Premier come “unica leader europea” e lasciando trasparire la relazione amichevole che si è instaurata. Questo è stato confermato anche dall’invito da parte del presidente Trump, rivolto alla premier Meloni, per l’inauguration day.

Se dovessero essere imposti i dazi doganali, il nostro paese avrebbe un impatto significativo sulla crescita di uno dei mercati primari, quello dei prodotti alimentari italiani.

Nel 2024, l’export dei prodotti agroalimentari italiani, ha raggiunto i 57 miliardi di euro; + 19,7% rispetto ai primi sette mesi del 2023. Quindi, gli USA si collocano al terzo posto tra i principali mercati di destinazione per l’agroalimentare Made in Italy.

Quindi, se dovessero aumentare i dazi, di conseguenza, aumenterebbero anche i prezzi dei prodotti alimentari italiani, per i cittadini americani. Riducendo così la domanda e affievolendo un intero settore.

Riduzione delle tasse

La tassazione delle mance negli Stati Uniti è un argomento discusso, complesso e in continua evoluzione che viene influenzato da una serie di leggi federali, statali e locali.

Le mance vengono considerate parte del reddito imponibile, perché rappresentano un compenso di un servizio reso. Di conseguenza, i lavoratori che guadagnano delle mance devono dichiararle al fisco e pagare le tasse corrispondenti.

Come vengono calcolate le mance guadagnate? 

Se non si tiene un registro preciso delle mance ricevute, il fisco può stimare un importo sulla base di determinati fattori come il tipo di lavoro svolto, le ore lavorate e le abitudini di mancia del settore.

Le mance, inoltre, contribuiscono al calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali.

Un’esclamazione ,che ha suscitato un’esplosione di entusiasmo tra gli albergatori e tra i lavoratori del settore della ristorazione, fatta durante la campagna elettorale, è “No tax on tips”, un frase che esprime la volontà del presidente Trump di non voler imporre alcuna tassa sulle mance.

La legge attuale prevede che i lavoratori debbano dichiarare le mance, guadagnate durante l’anno, come reddito. Di conseguenza, l’eliminazione di questa tassa farebbe avanzare il deficit verso l’alto, senza nuove entrate altrove.

Donald Trump, riafferma la promessa fatta in campagna elettorale, ovvero quella di voler ridurre l’aliquota d’imposta sulle società, che passerebbe dal 21% al 15%.

Inoltre, sempre per mantenere una economia protezionista, Trump prevede un ulteriore incentivo fiscale per le aziende che producono negli Stati Uniti, così da poter rafforzare la produzione interna.

Considera anche la decisione di voler estendere i tagli fiscali, imposti in maniera momentanea nel 2017, durante il suo primo mandato, ma per rendere definitiva questa scelta è necessario ottenere l’approvazione del Congresso.

Il suo progetto finanziario prevede un pacchetto di agevolazioni fiscali dal costo stimato di circa quattro miliardi di dollari nei prossimi dieci anni.

Criptovalute

Le criptovalute sono una forma di valuta digitale, creata e gestita attraverso processi crittografici. A differenza delle valute tradizionali, come l’euro o il dollaro, non sono emesse da banche centrali e non hanno un corrispettivo fisico.

Giovedì 23 Gennaio, il presidente Trump ha ordinato la creazione di un gruppo di lavoro sulle criptovalute. L’incarico per la direzione di tale gruppo è stato affidato a Hester Pierce, anche definito “Crypto Mom”.

Il compito di questa task force è quello di proporre nuove normative sulle risorse digitali e valutare la possibilità di creare una riserva nazionale di criptovalute.

La Task Force opererà nel rispetto delle disposizioni statutarie e fornirà supporto tecnico al legislativo nell’adeguamento del quadro normativo.

Questa impresa richiede tempo, pazienza e molto duro lavoro. Avrà successo solo se la task force ha input da una vasta gamma di investitori, partecipanti al settore, accademici e altre parti interessate. Non vediamo l’ora di lavorare di pari passo con il pubblico per favorire un ambiente normativo che protegge gli investitori, facilita la formazione di capitali, promuove l’integrità del mercato e supporta l’innovazione “afferma il commissario Pierce.

Lo scorso 17 Gennaio, il presidente entrante Donald Trump, scrive in un post sui social “Il mio nuovo meme ufficiale di Trump è QUI”.

Questo post ha segnato il lancio di Official Trump, il suo personale meme coin. Questo nome viene affidato a quelle criptovalute che nascono con un intento scherzoso, che generalmente non hanno alcuno scopo al di fuori della speculazione finanziaria, il cui valore è strettamente legato alla popolarità e alla domanda del mercato.

Michela Budroni per Questione Civile

Sitografia

  • www.wired.it
  • www.wallstreetItalia.it
  • www.adnkronos.com
  • www.federalimentare.it
  • www.lavocedinewyork.com

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