Le giornate internazionali: perché è importante ricordare
Sono molte le Giornate Internazionali e Mondiali, istituite nel corso dei decenni, che hanno l’obiettivo di sensibilizzare il mondo e non far dimenticare ciò che è importante che si ricordi.
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti umani, l’Archivio di Storia delle Relazioni Internazionali analizza l’iter legislativo per l’istituzione delle giornate, focalizzando l’attenzione sull’importante ruolo che nel merito svolge l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Le Nazioni Unite e le giornate internazionali
Sono molte ad oggi le giornate mondiali ed internazionali ufficialmente riconosciute. A seconda dell’evento o dei principi che evocano, i singoli paesi a propria discrezione decidono di organizzare o meno delle manifestazioni o delle celebrazioni commemorative. Le giornate internazionali sono un’occasione per informare le persone su questioni importanti, su fatti realmente accaduti che non devono essere dimenticati, per mobilitare le forze politiche nell’incanalare le risorse per risolvere problemi globali e per celebrare e rafforzare i successi dell’umanità.
Non pochi sanno, tuttavia, che per poter istituire una giornata mondiale è necessario un iter legislativo ad hoc, per il quale è fondamentale l’intervento delle organizzazioni internazionali.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è il principale organo delle Nazioni Unite, composta dai rappresentanti di tutti gli Stati membri e dotata di poteri consultivi. Adotta provvedimenti per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, ed è lei a stabilire una data specifica per una Giornata Internazionale. Le giornate internazionali vengono proposte dagli Stati Membri all’Assemblea Generale dell’ONU; successivamente la stessa Assemblea decide per consenso se adottarla, stabilendo un giorno particolare.
I temi delle giornate internazionali sono sempre collegati ai principali campi d’azione delle Nazioni Unite, temi su cui è importante riflettere nonostante il progresso, il cambiamento delle condizioni sociali ed il susseguirsi degli anni.
E questo perché certi avvenimenti non devono più accadere. Per questo motivo, tutti gli individui, a partire dalle nuove generazioni, devono essere sensibilizzati su certe tematiche e conoscere le provazioni dei diritti, le violenze e gli attacchi crudeli compiuti e subiti in passato.
Il mantenimento della pace e della sicurezza, l’avanzamento dello sviluppo sostenibile, la difesa dei diritti umani, la garanzia del diritto internazionale e gli interventi umanitari. Questi sono i principali temi che ricorrono nel ricordo e nella celebrazione delle giornate mondiali.
Come si istituiscono le giornate mondiali
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si avvale delle Risoluzioni per motivare le decisioni riguardanti l’istituzione delle giornate internazionali ed evidenziare quali aspetti del problema siano i più preoccupanti per gli Stati Membri o, in altre parole, per l’intera umanità: del resto, essa è costituita da ben 193 Stati, ovvero la maggior parte dei Paesi del mondo.
Ad esempio, l’Assemblea Generale così motiva le ragioni per l’istituzione della Giornata Internazionale per porre fine alla fistola ostetrica al 23 maggio:
“ […] Le interconnessioni tra la povertà, la malnutrizione, la mancanza, l’inadeguatezza o l’inaccessibilità dei servizi sanitari; gravidanza in età precoce, matrimoni infantili, violenza contro le giovani donne e le ragazze, discriminazione di genere come cause scatenanti della fistola ostetrica, e che la povertà rimanga il principale fattore sociale di rischio”
Oppure, così scrive per la Giornata Mondiale per la libertà di stampa al 3 maggio:
“garantire un ambiente favorevole per i media indipendenti è una sfida decisiva per tutte le democrazie”
Ovviamente sono innumerevoli gli ulteriori esempi da poter presentare: la Giornata Mondiale dell’acqua del 22 marzo, la Giornata Internazionale della pace del 21 settembre, la Giornata Internazionale dell’educazione del 24 gennaio, la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale del 20 febbraio, la Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica del 30 novembre, e molte altre ancora.
10 dicembre: la Giornata Mondiale dei diritti umani
“Al giorno d’oggi, la povertà si pone come la più grande sfida ai diritti umani al mondo. Combattere la povertà, la privazione e l’esclusione non è una questione di carità, né dipende da quanto uno stato è ricco. Affrontando la povertà come una questione obbligata dai diritti umani, il mondo avrà una miglior chance di eliminare questo flagello entro questa generazione […]. L’eradicazione della povertà è un risultato raggiungibile”
La Giornata Mondiale dei diritti umani è una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni. La data è stata appositamente scelta per ricordare la proclamazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti umani, avvenuta proprio il 10 dicembre 1948.
In questa giornata vengono tradizionalmente attribuiti i due più importanti riconoscimenti in materia di diritti umani: il quinquennale premio delle Nazioni Unite per i diritti umani, assegnato a New York, ed il premio Nobel per la pace, ad Oslo. Inoltre, molte altre organizzazioni internazionali, non governative, civili ed umanitarie su tutto il pianeta scelgono questa giornata per eventi significativi.
L’articolo 1 della Dichiarazione è emblematico, e recita:
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”
È di fondamentale importanza evidenziare la portata dei diritti umani nella loro complessità e, soprattutto, le limitazioni e divieti che questi subiscono quotidianamente, e in molti paesi, a causa di motivazioni politiche, economiche e religiose. Ma non si pensi che la privazione dei diritti e delle libertà fondamentali avvenga soltanto nei regimi dittatoriali, autoritari e distanti dal “Buon mondo occidentale”. Le aggressioni ai diritti umani si producono anche nelle democrazie, discriminando o addirittura perseguendo opinioni, ideologie e minoranze.
Perché è importante ricordare?
Dunque, perché è così importante ricordare?
Sono tanti i casi emblematici di violenza e di privazione dei diritti subiti da individui di cui si è oggi a conoscenza, proprio grazie alle giornate mondiali istituite in loro memoria. È grazie alla memoria che si garantisce il ricordo, la conoscenza e la certezza che certi avvenimenti non si verifichino più. Tra i diritti fondamentali dell’essere umano, che godono di una tutela normativa sovranazionale, vi sono il diritto alla vita, il diritto alla libertà individuale, il diritto all’autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un’esistenza dignitosa, il diritto di voto, il diritto alla libertà religiosa.
Di recente tipizzazione, grazie all’entrata in vigore del GDPR (General Data Protection Regulation) recepito dagli ordinamenti giuridici interni, vi è anche il diritto alla protezione dei dati personali.
“… il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana è la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo”
Dichiarazione universale dei diritti umani, 1948
Dunque, combattere insieme per avere un mondo più giusto nei confronti di tutti. Soprattutto delle minoranze, di chi non ha le risorse per far sentire la propria voce. I diritti umani sono un patrimonio di tutti noi, dell’intera umanità. E la giornata mondiale dedicata a questo patrimonio dovrebbe essere ricordata, celebrata e affrontata con la giusta attenzione da ogni cittadino che desidera avere un tenore di vita dignitoso, giusto. E per ricordare chi di questo grande patrimonio in passato non ne ha potuto godere. Perché ricordare, a questo punto, non diviene più solo un diritto, ma anche e soprattutto un dovere.
Martina Ratta per Questione Civile
Sitografia
www.un.org
www.unric.org