I Greci: alle origini della loro affascinante storia

I Greci: linee guida per approcciarsi alla loro storia

Leggere, studiare, parlare di storia greca rischia di risultare poco sensato se, prima di tutto, non si ha ben chiaro chi siano effettivamente i Greci. Le informazioni contenute in questo articolo non sono tantissime, ma risultano fondamentali ogniqualvolta ci si approcci alla “grecità”.

I Greci: chi erano?

Stabilire chi fossero i Greci è un’impresa tutt’altro che semplice da compiere. Tante ipotesi sono state formulate nel corso degli anni, molte delle quali, dopo un momento di iniziale euforia, sono sembrate essere sempre meno convincenti.

Una volta, a prevalere era la tesi dell’invasione. I Greci erano definiti come una popolazione indoeuropea giunta da nord nella zona che da loro prenderà il nome. Le ondate di invasori, scaglionate nel II millennio a.C., si presentavano già caratterizzate dalla divisione in stirpi (ioni, eoli e dori). Ben poco è rimasto di tale costruzione: molti dubbi sono sorti su queste invasioni, anche sulla più resistente, quella dorica; non sono rimaste le stirpi, ricollegate a una sovrastruttura ideologica e propagandistica della quale si può salvare solo la diversità dei dialetti. Come afferma Marco Bettalli, ordinario di storia greca a Siena, non sono rimasti neppure i Greci, nel senso che essi non sono mai arrivati, ma si sono formati in Grecia nel corso di un lunghissimo processo storico.

I Greci si autodefiniscono

I Greci stessi, da parte loro, non avevano le idee chiare sull’argomento. Per capire cosa significasse essere greco per un greco, bisogna analizzare la definizione di hellenikòn “grecità”, fornita da Erodoto alla fine dell’ottavo libro delle sue Storie.

…la grecità, lo stesso sangue e la stessa lingua, e i comuni templi degli dèi e i riti sacri e gli analoghi costumi…”.

A parte l’accenno allo “stesso sangue”, concetto piuttosto vago, la definizione rimanda correttamente a una comunanza di lingua, alla condivisione di costumi (per esempio, frequentare l’agorà e il ginnasio, onorare i genitori…), al venerare gli stessi dèi e prendere parte agli stessi rituali.

I confini della storia greca

La storia greca ha confini assai vaghi, dal momento che, come già evidenziato, è problematico trovare un minimo comune denominatore che permetta di stabilire quanto la riguardi e quanto no. Basandosi, ad esempio, sul criterio della lingua, per cui apparterrebbero alla storia greca le vicende dei popoli che parlarono una qualche forma di greco, si giungerebbe fino alla caduta dell’impero bizantino, addirittura nel 1453 d.C., mentre si escluderebbe la civiltà minoica del III-II millennio.

Non diversamente da tante altre partizioni nate per necessità scolastiche (storia medievale, moderna, contemporanea…), anche quella che chiamiamo storia greca è un prodotto culturale ed è frutto di convenzioni.

I Greci e l’inizio della loro storia

A lungo la storia greca, basandosi quasi esclusivamente sulle fonti letterarie, non si poté far iniziare che con Omero. La predominanza delle fonti scritte portò per molto tempo a trascurare l’età arcaica, inducendo gli studiosi a porre maggiore attenzione al periodo “classico”, tra le guerre persiane e Alessandro Magno.

Il progredire delle ricerche archeologiche, e in particolare il disvelarsi della civiltà micenea, fino alla raggiunta consapevolezza del fatto che i Micenei parlavano greco, grazie alla decifrazione delle tavolette in Lineare B, ha permesso di considerare questa civiltà, fiorita nei secoli centrali del II millennio, come parte integrante della storia greca. Un’attenzione particolare va prestata anche alla civiltà minoica, quella che precede la micenea, per continuità geografica e reciproche influenze.

La fine della storia greca

Molteplici sono le date che, convenzionalmente, sono state proposte per indicare la fine della storia greca. Il 338 a.C., anno della battaglia di Cheronea che sancì la vittoria di Filippo di Macedonia su Atene e Tebe e quindi la fine della funzione egemonica delle poleis. Il 217 a.C., in occasione della pace di Naupatto, per Beloch corrisponde all’ultima vicenda che vede come protagonisti unicamente i Greci.  Il 146 a.C., si ebbe la distruzione di Corinto a conclusione dell’ultima rivolta greca al dominio romano. Il 31 a.C., anno della battaglia di Azio, ci fi la conseguentemente caduta dell’ultimo grande regno ellenistico, quello d’Egitto.

Domenico Musti, non tralascia l’importanza della Grecia d’età imperiale, della quale fanno parte illustri autori come Strabone e Pausania, e non trascura il filo-ellenismo di Nerone e la fioritura della Grecia sotto gli Antonini. Sceglie piuttosto di far terminare la storia greca con una data simbolica, quella della chiusura da parte dell’imperatore Giustiniano delle scuole filosofiche di Atene, nel 529 d.C.

La “letteratura” greca

Per conoscere la storia dei Greci è essenziale leggere tutto, o almeno in buona parte, quello che hanno scritto. È all’interno dei grandi poemi omerici, delle tragedie, nelle pagine degli storici e dei commediografi che è possibile trovare traccia del loro modo di pensare e della cultura alla base delle loro azioni.

Senza conoscere in maniera completa il mondo antico è difficile comprendere realmente la storia greca, dal momento che si rischierebbe di guardare ad essa con gli occhi del XX o del XXI secolo, rischiando così di giungere a conclusioni e riflessioni erronee.

Il procedimento dovrebbe essere esattamente l’opposto: attingere dal bagaglio culturale che solo la civiltà classica è in grado di fornirci e usarlo per analizzare i nostri tempi. Siamo tutti figli anche di quel mondo e mantenerne viva la memoria, come per tante altre epoche storiche, è essenziale.

Conclusioni

La storia greca affascina da sempre generazioni non soltanto di studenti di ogni ordine e grado, ma anche semplicemente di appassionati, curiosi di rivivere le eroiche gesta di Leonida e Temistocle durante le guerre persiane oppure del “grande” Alessandro.

Penso sia importante conoscere chi siano effettivamente i protagonisti, quali origini abbiano i gloriosi personaggi storici di cui spesso sentiamo parlare. L’obiettivo dell’articolo è proprio questo: fare luce sull’identità, ancora parzialmente ignota, degli uomini che stanno alla base della nostra cultura occidentale moderna, i greci.

Marco Alviani per Questione Civile

Bibliografia

M. Bettalli, Storia Greca. Carocci, 2021.

D. Musti, Storia greca. Laterza, 2006.

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